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Biboll in festa!

Ogni luogo, città o paese nasconde una storia che ha bisogno di essere raccontata e per far sì che questo avvenga è necessario andare negli archivi. Qui le tracce delle persone che ci hanno preceduto sono vive e pulsanti e non aspettano altro che essere scoperte, permettendoci così di osservare vita, usi e consuetudini di un passato che ci accomuna tutti.
Come l’uomo lascia le sue impronte nella Storia, così una città nasconde un mondo che molto spesso non è sempre percepibile dall’osservatore quotidiano. Nel panorama di Bollate cascine, corti e campi, che in passato erano fulcro della vita stessa dei cittadini, oggi sono molto spesso ancora presenti, ma inseriti in sempre più nuovi contesti urbani e poco valorizzati. Attraverso i documenti d’archivio, ma anche i reperti archeologici che vengono descritti e contestualizzati nel testo, è possibile ricostruire la struttura urbana del luogo e, contemporaneamente, anche la vita, gli usi e le consuetudini dei suoi abitanti.

Dopo uno sguardo alle vicende della Lombardia preistorica e celtica, il libro ripercorre la storia millenaria di Bollate, a partire dall’epoca romana, soffermandosi sul Medioevo, passando per le stagioni dei governi di Visconti e Sforza e delle successive dominazioni straniere (spagnola, austriaca e francese), fino ad arrivare all’Unità d’Italia e alle complesse vicende del Novecento. Pur mantenendo il focus su Bollate, a ogni epoca lo sguardo si amplia, contestualizzando la storia locale nelle più note vicende storiche di Milano e della Lombardia.

È una storia che parla di strade, campi, boschi, lupi, castelli ed esplosioni… Ma il vero fil rouge che lega la gran parte delle fortune e sfortune di Bollate è l’acqua dei suoi torrenti e fontanili, elemento ancora più notevole nel contesto ambientale della pianura asciutta. Dalle leggi medievali sul Nirone, alla ricostruzione attenta dell’imponente rete dei fontanili, alle importanti opere di canalizzazione del territorio e di urbanistica per il controllo del percorso dei torrenti bollatesi, fino alla descrizione delle devastanti alluvioni ed esondazioni, l’acqua è la protagonista indiscussa di questo racconto. Da qui la necessità di inserire la storia di Bollate anche in un contesto ambientale più vasto, quello delle Groane, del quale vengono descritti gli elementi naturali caratteristici (terreno, acqua, fauna e flora), ma anche quelli legati alla presenza dell’uomo e delle sue attività.Partendo dal contributo dei bollatesi – coinvolti attivamente con interviste e condivisione di immagini e memorie – substrato per nuove ricerche su documenti e reperti, questo libro restituisce alla comunità uno strumento affidabile e scientifico che le permette di riscoprire la storia e l’ambiente della sua città e del suo territorio e nel contempo le rende evidenti i punti di forza che li hanno caratterizzati nel loro percorso, per poterli meglio valorizzare e fruire.

 

Mauro Locatelli

Classe 1988, archivista e bibliotecario; dopo la laurea in Archivistica e Biblioteconomia e il diploma presso la scuola dell’Archivio di Stato di Mantova, si occupa anche di ricerca storica e di valorizzazione del territorio di Bollate delle Groane. È stato curatore di progetti finalizzati a coinvolgere la cittadinanza nella ricostruzione storica locale, di conferenze storico-ambientali e percorsi didattici.

È impiegato presso la Biblioteca e l’Archivio storico del Seminario Arcivescovile di Milano.
Appassionato di entomologia e di tematiche naturalistiche, cerca di rafforzare un legame virtuoso tra la storia e il territorio.

Ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria
cultura@comune.bollate.mi.it
02.35005575
Ricordiamo che è necessario esibire il Green Pass.

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