BOBBY WATSON alto sax,
JORDAN WILLIAMS piano,
CURTIS LUNDY contrabbasso,
VICTOR JONES batteria

BOBBY WATSON
Il musicista americano si colloca nel pantheon dei grandi protagonisti del jazz contemporaneo. Nato nel 1953 a Lawrence, nel Kansas, ma cresciuto a Kansas City, la sua carriera abbraccia ormai più di quattro decenni. Sassofonista, compositore, bandleader, educatore e produttore, Watson si è formato formalmente all’Università di Miami
dove ebbe come compagni di studio Pat Metheny e Jaco Pastorius.
Poi, dal 1977 al 1981, ha conseguito il suo “dottorato” come direttore musicale dei Jazz Messengers di Art Blakey. Durante gli oltre quattro anni trascorsi con la band del leggendario batterista, Watson ha contribuito a 14 registrazioni, più di chiunque altro nei 35 anni di storia del gruppo (1955-1990).
Watson ha pubblicato numerosi album con le prestigiose etichette Blue Note e Columbia e tuttavia ha mantenuto uno rapporto fedele e affezionato con l’etichetta italiana Red Records (per i tipi dell’etichetta milanese, ha registrati i suoi primi album come leader, dopo l’esperienza con Art Blakey. Tra questi spicca in assoluto “Love Remains” del 1986, considerato un classico del sassofonista e riconosciuto dalla prestigiosa “The Penguin Guide to Jazz Recordings” come opera che ogni appassionato di jazz dovrebbe possedere).