ECCO.IO.QUI.
Febbraio 3 | ore 16:00
| €7una creazione di Judith Annoni, Francesca Maggioni, Loredana Mazzola, Alessandra Pasi con Franz Casanova, Alessandra Pasi falegnameria
una produzione nudoecrudo teatro
realizzata nell’ambito di Progetto Ponti_sostenere le relazioni familiari con il teatro
con il contributo di Fondazione Comunitaria Nord Milano
in collaborazione con Servizi Prima Infanzia Comune di Bollate e Comune di Baranzate (MI),
Asili nido Il giardino dei Ciliegi, Il giardino dei Glicini, Il giardino dei Lillà
Coordinamento Pedagogico Ambito territoriale Garbagnate milanese (MI)
Tre piccole parole come una semplice formula magica.
Tre suoni che sanno di tana, di specchio, di mondo.
Tre ambienti, tre passaggi.
Narriamo una storia che non c’è, perché è dappertutto, è la storia di ognuno di noi, da che mondo è mondo:
un bimbo nasce, conosce e si riconosce.
Un luogo di calma e protezione, in cui regna la pace e l’istante; è ovunque, è un paesino piccolo così, che si chiama QUI.
Un momento in cui mi riconosco, mi guardo e so di essere io, proprio IO.
È il momento di esplorare, di cercare: ecco le albe e i tramonti, i giorni e le notti, i mari e i
monti…il mondo, ECCO.
Una narrazione sensibile, tutta da toccare e da esplorare, da scoprire con gli occhi, le mani e i piedi, con il corpo nella sua interezza, con l’udito e con l’olfatto. Materiali semplici e naturali (iuta, lana, corda, carta, legno, pula di grano, semi,…) costruiscono un piccolo ambiente che gradualmente prende forma, si trasforma crescendo, sino a espandere i suoi confini e riempire tutto lo spazio. Sino a divenire, idealmente, mondo. Gli oggetti di scena vengono vissuti e abitati dai piccoli che, stimolati dalle attrici, prendono letteralmente possesso dello spazio scenico, in un rituale gioco in cui sperimentare, cercare e
scoprire. Oggetti di scena che hanno un peso, un colore, una consistenza. Che hanno una voce e un odore, una forma e un mistero, una sorpresa o una vecchia conoscenza: appositamente pensati e realizzati per essere utilizzati autonomamente e in sicurezza dai bambini, in un gioco teatrale di continua scoperta. La filastrocca, il canto ed il suono della voce diventano chiavi per entrare in relazione con il ‘teatro’ come mondo, rito di passaggio, territorio del magico, del linguaggio del corpo e dell’ascolto. Attrici e bambini giocano e scoprono insieme, dando vita ad un rituale unico che, nella sua ripetitività formale, si rinnova ogni volta.
Spettacoli alle 16.00 e 17.15
DAI 6 AI 24 mesi